venerdì 18 ottobre 2013

Recensione MEGAN DELLE SCOGLIERE di R.A. Forde


Benvenuti a voi viandanti, in questa splendida giornata d'autunno la biblioteca del castello di Tintagel vi attende per condurvi tra le pagine di un altro meraviglioso libro che ho trovato per puro caso su una bancarella dell'usato un paio d'anni fa. 
Ad ad attrarmi è stata prima di tutto la copertina. Letta la trama poi non ho più avuto dubbi, e l'ho acquistato immediatamente.
Credo sia ormai di difficile reperibilità, ma magari in qualche biblioteca potete trovarlo!!
(Qui al castello di Tintagel siamo tanto fortunati da possederne una copia, quindi passate a trovarci, dame e cavalieri!)  
Sto parlando di “Megan delle scogliere” di R.A. Forde.


Trama
Megan è una donna misteriosa e schiva che vive sulle scogliere che circondano la quieta città di Ker-Is. Forse maga, forse sacerdotessa, Megan pratica con orgoglio l'antica religione celtica, animando i fuochi della notte di Beltane, custodendo i segreti della Dea Madre e studiando le multiformi proprietà delle erbe. Tuttavia per Dahut, figlia irrequieta e sensibile di re Gradlon, e per la sua saggia amica Keri, Megan è soprattutto una guida per orientarsi in un mondo sull'orlo dell'abisso, dominato dalla violenza delle tribù barbare che fanno tremare l'intera Europa e ormai dimentico dell'ordine e dell'antica 'pax romana'. Ma sul fragile e sereno universo che le tre donne sono riuscite a creare (e che ha assunto le sembianze della splendente città di Ys, sulla quale regna la stessa Dahut) spira un vento che si chiama Cristianesimo e che scuoterà dalle fondamenta quell'oasi di pace così pazientemente costruita. Tutto allora vacilla: l'amicizia, gli affetti, la fiducia si sgretolano sotto i colpi mortali inferti da uomini per i quali la religione non è che mezzo per nutrire la loro famelica ambizione di potere. Soltanto Keri, armata della semplice eppure inafferrabile magia che sgorga dal coraggio e dall'amore, potrà aiutare Dahut a sconfiggere la lucida follia che la possiede e a dare un futuro di speranza alla gente di Ys...
Sospesa in quel magico luogo in cui la storia si confonde con la leggenda, "Megan delle scogliere" ritrae con acuta capacità d'introspezione psicologica il complesso e affascinante scenario della Bretagna del quinto secolo, restituendoci con assoluta immediatezza un universo in cui re e guerrieri, bardi e principesse colorano di poesia la dura lotta per la sopravvivenza.
Genere: Fantasy-storico
Valutazione: ****

Recensione:


A me personalmente è piaciuto moltissimo, ve lo consiglio
Si tratta di un romanzo che è per certi versi simile, come stile, a "Le Nebbie di Avalon" (libro che io amo particolarmente) e parla della leggendaria città di Ys, che è paragonabile ad Atlantide.
Mi piace molto come l'autrice riesce a intrecciare la leggenda con i fatti reali (il conflitto paganesimo-cristianesimo, ad esempio) e come ha caratterizzato i personaggi.
Leggendolo avevo l'impressione di essere catapultata tra le pagine, e mi sono affezionata a Dahut, Keri, Megan e a tutti gli altri. Ho apprezzato come si siano descritte in dettaglio le usanze e le festività pagane, e ho ritrovato quella magia sottile che mi piace tanto.

Ve lo consiglio se amate i romanzi storici con incantesimi e magia, regni scomparsi e antiche tradizioni.

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