sabato 19 ottobre 2013

Recensione: "LE NEBBIE DI AVALON" di Marion Zimmer Bradley


Buongiorno a voi Dame e Cavalieri,
quest'oggi ho scelto per voi dagli scaffali della biblioteca del castello un libro al quale sono particolarmente legata, perché racconta la storia di tutti noi.
Di Re Artù, di Merlino, di Morgana, Ginevra e persino la mia.
Sto parlando di “LE NEBBIE DI AVALON” della scrittrice statunitense Marion Zimmer Bradley
Di questo romanzo voglio inserire anche l'incipit perché è, a mio avviso, uno dei più belli che io abbia mai letto.





Incipit

Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina. Ora, in verità sono una maga e forse verrà un giorno in cui queste cose dovranno essere conosciute. Ma credo che saranno i cristiani a narrare l'ultima storia. Il mondo della Magia si allontana sempre di più dal mondo dove regna il Cristo. Non ho nulla contro lui, ma solo contro i suoi preti che negano il potere della Grande Dea oppure l'avvolgono nella veste azzurra della Signora di Nazareth e affermano che era vergine. Ma che cosa puo' sapere una vergine delle sofferenze dell'umanità?
E ora che il mondo è cambiato e Artù, mio fratello e amante, che fu re e che sarà re, giace morto (e la gente comune lo dice addormentato) nell'Isola Sacra di Avalon, la storia dev'essere narrata com'era prima che i preti del Cristo Bianco venissero a costellarla di santi e leggende.
Il mondo è mutato. Un tempo un viaggiatore se aveva la volontà e conosceva qualche segreto, poteva avventurarsi con la barca nel Mare dell'Estate e giungere non già a Glastonbury dei monaci, ma all'Isola Sacra di Avalon; allora le porte tra i mondi fluttuavano con la nebbia e si aprivano al volere del viaggiatore. Perchè questo è il grande segreto, noto a tutti gli uomini colti del nostro tempo: con il nostro pensiero, noi creiamo giorno per giorno il mondo che ci circonda.
Ora i preti, pensando che questo usurpi la potenza del loro Dio, hanno chiuso le porte (che non furono mai porte se non nelle menti degli uomini) e il percorso conduce soltanto alla loro Isola. E affermano che quel mondo se esiste, è il dominio di Satana, la porta dell'Inferno...

Trama

Vi fu un'epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi segreti e incantati, siti arcani che sfuggivano alle leggi di Natura e si sottraevano al dominio del Tempo, territori favolosi dove le più strane e ammalianti creature parlavano lingue oggi sconosciute, avevano gesti, modi e riti oggi indecifrabili; dove nessuna cosa era identica a se stessa, ma poteva mutarsi ogni istante in un'altra. Con l'andar del tempo, però, "reale" e "immaginario" entrarono in netto contrasto. Allora come oggi, furono le donne a fare da mediatrici. Morgana, Igraine, Viviana conoscevano il modo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon...

Genere: Fantasy storico
Valutazione: *****

Recensione:

“Le Nebbie di Avalon” è uno dei miei libri preferiti, e forse quello che più ha determinato il mio modo di vedere il mondo.
Fin da piccola sono sempre stata affascinata dalla leggenda di Re Artù e dai suoi cavalieri, ma con questo romanzo la Bradley ha fatto definitivamente breccia nel mio cuore.
Ha saputo unire con grande maestria le leggende del ciclo arturiano, gli intrighi di corte e le guerre per il dominio del territorio con l'antico culto della Dea Madre. Druidi e sacerdotesse, riti e tradizioni antichissimi che cercano di sopravvivere in una terra e in un tempo in cui i venti della nuova religione del Cristianesimo soffiano sempre più forti.
Quasi tutti gli elementi fantastici del libro (incantesimi, magie...) che talvolta (in altre versioni della storia che ci sono state tramandate) vengono lasciate senza spiegazione, vengono qui affrontate in chiave mitico-religiosa, e si ricollegano alla spiritualità celtica.
Il che conferisce a tutta la storia un realismo a mio avviso eccezionale.

Questa volta le vicende che da secoli affascinano i lettori sono narrate dal punto di vista di Morgana, sorella di Re Artù.
Se in tante altre versioni Morgana è vista come la strega cattiva, l'emblema del male e della perfidia, nella riscrittura della Bradley si imparerà ad amare questa donna forte e risoluta, coraggiosa e decisa, ma anche in balia degli eventi e del suo destino.

In questo romanzo i personaggi leggendari si rivelano al lettore con tutti i loro pregi e difetti, con le loro debolezze ed emozioni, paure e sogni. Diventeranno tanto verosimili da sembrarvi quasi reali, e vi troverete a vivere insieme a tutti loro le avventure che il mito ha trasportato fino a noi. Spererete, piangerete, gioirete, avrete paura, vi arrabbierete... tutto questo fino all'ultima pagina.

Da questo romanzo è stato tratto anche un omonimo film (molto fedele agli eventi descritti nel romanzo), e secondo me la colonna sonora di quest'ultimo è l'ideale come sottofondo per quando vi immergerete nelle pagine del libro.

Un'ultima cosa, “LE NEBBIE DI AVALON” è uno dei romanzi della Bradley che compone il “Ciclo di Avalon”, di cui vi consiglio la lettura completa se avete amato questo libro.

Ve lo consiglio se avete voglia di leggere qualcosa che vi intrappoli tra le righe con la sua magia, che vi conduca al di là delle nebbie, che vi faccia sognare ed emozionare. 


Eccovi alcune immagini tratte dal film:






Se il peccato è il prezzo del legame fra noi, vita dopo vita, allora peccherò con gioia per ritornare sempre a te....

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