sabato 19 ottobre 2013

Recensione: "LE NEBBIE DI AVALON" di Marion Zimmer Bradley


Buongiorno a voi Dame e Cavalieri,
quest'oggi ho scelto per voi dagli scaffali della biblioteca del castello un libro al quale sono particolarmente legata, perché racconta la storia di tutti noi.
Di Re Artù, di Merlino, di Morgana, Ginevra e persino la mia.
Sto parlando di “LE NEBBIE DI AVALON” della scrittrice statunitense Marion Zimmer Bradley
Di questo romanzo voglio inserire anche l'incipit perché è, a mio avviso, uno dei più belli che io abbia mai letto.





Incipit

Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina. Ora, in verità sono una maga e forse verrà un giorno in cui queste cose dovranno essere conosciute. Ma credo che saranno i cristiani a narrare l'ultima storia. Il mondo della Magia si allontana sempre di più dal mondo dove regna il Cristo. Non ho nulla contro lui, ma solo contro i suoi preti che negano il potere della Grande Dea oppure l'avvolgono nella veste azzurra della Signora di Nazareth e affermano che era vergine. Ma che cosa puo' sapere una vergine delle sofferenze dell'umanità?
E ora che il mondo è cambiato e Artù, mio fratello e amante, che fu re e che sarà re, giace morto (e la gente comune lo dice addormentato) nell'Isola Sacra di Avalon, la storia dev'essere narrata com'era prima che i preti del Cristo Bianco venissero a costellarla di santi e leggende.
Il mondo è mutato. Un tempo un viaggiatore se aveva la volontà e conosceva qualche segreto, poteva avventurarsi con la barca nel Mare dell'Estate e giungere non già a Glastonbury dei monaci, ma all'Isola Sacra di Avalon; allora le porte tra i mondi fluttuavano con la nebbia e si aprivano al volere del viaggiatore. Perchè questo è il grande segreto, noto a tutti gli uomini colti del nostro tempo: con il nostro pensiero, noi creiamo giorno per giorno il mondo che ci circonda.
Ora i preti, pensando che questo usurpi la potenza del loro Dio, hanno chiuso le porte (che non furono mai porte se non nelle menti degli uomini) e il percorso conduce soltanto alla loro Isola. E affermano che quel mondo se esiste, è il dominio di Satana, la porta dell'Inferno...

Trama

Vi fu un'epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi segreti e incantati, siti arcani che sfuggivano alle leggi di Natura e si sottraevano al dominio del Tempo, territori favolosi dove le più strane e ammalianti creature parlavano lingue oggi sconosciute, avevano gesti, modi e riti oggi indecifrabili; dove nessuna cosa era identica a se stessa, ma poteva mutarsi ogni istante in un'altra. Con l'andar del tempo, però, "reale" e "immaginario" entrarono in netto contrasto. Allora come oggi, furono le donne a fare da mediatrici. Morgana, Igraine, Viviana conoscevano il modo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon...

Genere: Fantasy storico
Valutazione: *****

Recensione:

“Le Nebbie di Avalon” è uno dei miei libri preferiti, e forse quello che più ha determinato il mio modo di vedere il mondo.
Fin da piccola sono sempre stata affascinata dalla leggenda di Re Artù e dai suoi cavalieri, ma con questo romanzo la Bradley ha fatto definitivamente breccia nel mio cuore.
Ha saputo unire con grande maestria le leggende del ciclo arturiano, gli intrighi di corte e le guerre per il dominio del territorio con l'antico culto della Dea Madre. Druidi e sacerdotesse, riti e tradizioni antichissimi che cercano di sopravvivere in una terra e in un tempo in cui i venti della nuova religione del Cristianesimo soffiano sempre più forti.
Quasi tutti gli elementi fantastici del libro (incantesimi, magie...) che talvolta (in altre versioni della storia che ci sono state tramandate) vengono lasciate senza spiegazione, vengono qui affrontate in chiave mitico-religiosa, e si ricollegano alla spiritualità celtica.
Il che conferisce a tutta la storia un realismo a mio avviso eccezionale.

Questa volta le vicende che da secoli affascinano i lettori sono narrate dal punto di vista di Morgana, sorella di Re Artù.
Se in tante altre versioni Morgana è vista come la strega cattiva, l'emblema del male e della perfidia, nella riscrittura della Bradley si imparerà ad amare questa donna forte e risoluta, coraggiosa e decisa, ma anche in balia degli eventi e del suo destino.

In questo romanzo i personaggi leggendari si rivelano al lettore con tutti i loro pregi e difetti, con le loro debolezze ed emozioni, paure e sogni. Diventeranno tanto verosimili da sembrarvi quasi reali, e vi troverete a vivere insieme a tutti loro le avventure che il mito ha trasportato fino a noi. Spererete, piangerete, gioirete, avrete paura, vi arrabbierete... tutto questo fino all'ultima pagina.

Da questo romanzo è stato tratto anche un omonimo film (molto fedele agli eventi descritti nel romanzo), e secondo me la colonna sonora di quest'ultimo è l'ideale come sottofondo per quando vi immergerete nelle pagine del libro.

Un'ultima cosa, “LE NEBBIE DI AVALON” è uno dei romanzi della Bradley che compone il “Ciclo di Avalon”, di cui vi consiglio la lettura completa se avete amato questo libro.

Ve lo consiglio se avete voglia di leggere qualcosa che vi intrappoli tra le righe con la sua magia, che vi conduca al di là delle nebbie, che vi faccia sognare ed emozionare. 


Eccovi alcune immagini tratte dal film:






Se il peccato è il prezzo del legame fra noi, vita dopo vita, allora peccherò con gioia per ritornare sempre a te....

venerdì 18 ottobre 2013

Recensione MEGAN DELLE SCOGLIERE di R.A. Forde


Benvenuti a voi viandanti, in questa splendida giornata d'autunno la biblioteca del castello di Tintagel vi attende per condurvi tra le pagine di un altro meraviglioso libro che ho trovato per puro caso su una bancarella dell'usato un paio d'anni fa. 
Ad ad attrarmi è stata prima di tutto la copertina. Letta la trama poi non ho più avuto dubbi, e l'ho acquistato immediatamente.
Credo sia ormai di difficile reperibilità, ma magari in qualche biblioteca potete trovarlo!!
(Qui al castello di Tintagel siamo tanto fortunati da possederne una copia, quindi passate a trovarci, dame e cavalieri!)  
Sto parlando di “Megan delle scogliere” di R.A. Forde.


Trama
Megan è una donna misteriosa e schiva che vive sulle scogliere che circondano la quieta città di Ker-Is. Forse maga, forse sacerdotessa, Megan pratica con orgoglio l'antica religione celtica, animando i fuochi della notte di Beltane, custodendo i segreti della Dea Madre e studiando le multiformi proprietà delle erbe. Tuttavia per Dahut, figlia irrequieta e sensibile di re Gradlon, e per la sua saggia amica Keri, Megan è soprattutto una guida per orientarsi in un mondo sull'orlo dell'abisso, dominato dalla violenza delle tribù barbare che fanno tremare l'intera Europa e ormai dimentico dell'ordine e dell'antica 'pax romana'. Ma sul fragile e sereno universo che le tre donne sono riuscite a creare (e che ha assunto le sembianze della splendente città di Ys, sulla quale regna la stessa Dahut) spira un vento che si chiama Cristianesimo e che scuoterà dalle fondamenta quell'oasi di pace così pazientemente costruita. Tutto allora vacilla: l'amicizia, gli affetti, la fiducia si sgretolano sotto i colpi mortali inferti da uomini per i quali la religione non è che mezzo per nutrire la loro famelica ambizione di potere. Soltanto Keri, armata della semplice eppure inafferrabile magia che sgorga dal coraggio e dall'amore, potrà aiutare Dahut a sconfiggere la lucida follia che la possiede e a dare un futuro di speranza alla gente di Ys...
Sospesa in quel magico luogo in cui la storia si confonde con la leggenda, "Megan delle scogliere" ritrae con acuta capacità d'introspezione psicologica il complesso e affascinante scenario della Bretagna del quinto secolo, restituendoci con assoluta immediatezza un universo in cui re e guerrieri, bardi e principesse colorano di poesia la dura lotta per la sopravvivenza.
Genere: Fantasy-storico
Valutazione: ****

Recensione:


A me personalmente è piaciuto moltissimo, ve lo consiglio
Si tratta di un romanzo che è per certi versi simile, come stile, a "Le Nebbie di Avalon" (libro che io amo particolarmente) e parla della leggendaria città di Ys, che è paragonabile ad Atlantide.
Mi piace molto come l'autrice riesce a intrecciare la leggenda con i fatti reali (il conflitto paganesimo-cristianesimo, ad esempio) e come ha caratterizzato i personaggi.
Leggendolo avevo l'impressione di essere catapultata tra le pagine, e mi sono affezionata a Dahut, Keri, Megan e a tutti gli altri. Ho apprezzato come si siano descritte in dettaglio le usanze e le festività pagane, e ho ritrovato quella magia sottile che mi piace tanto.

Ve lo consiglio se amate i romanzi storici con incantesimi e magia, regni scomparsi e antiche tradizioni.

sabato 12 ottobre 2013

Recensione: LE CUGINE DI CALLIOPE di Marco Lupi

Salute a voi Dame e Cavalieri, questa sera voglio estrarre dalla biblioteca regale di Tintagel un volume perfetto da leggere nelle lunghe notti autunnali, raccolti attorno al caminetto nella Sala del Trono.
È una raccolta di poesie che fanno ridere, sorridere, riflettere e immaginare.


 "Le cugine di Calliope" di Marco Lupi




Non penso, questa volta, di essere assolutamente in grado di fare una recensione nel senso stretto del termine, perché la poesia mi piace tantissimo come stile letterario, ma non sono affatto capace di scriverla né, tanto meno, di commentarla “tecnicamente”.
Non so parlare di metrica, di strofe, di quartine, di terzine o non so…
Non ne sono all’altezza.
Però posso parlare delle emozioni e delle sensazioni, quelle sì.
Perché non bisogna essere dei geni per emozionarsi con le parole, non bisogna essere bravi a scrivere poesie per capire quando ci si trova davanti a qualcosa di bello.
Sì, perché le poesie di questo volume sono belle.
Sia graficamente che nel contenuto.


Trama:

85 poemi organizzati in un percorso: dalla nascita alla morte. Di chi? Della poesia, forse? L'autore si diverte giocando con gli stili, le correnti, i temi, alla ricerca della sua unicità...

Genere: Poesia
Valutazione: ****


Recensione:

Dalle poesie contenute in questo volume si capisce innanzitutto che l'intento dell'autore è principalmente quello di giocare con le parole.
Sì, giocare. Perché si vede che si diverte a scriverle, che per lui la poesia è una sorta di gioco.
Si nota come lui cerchi in tutti i modi di “rompere gli schemi”, pur mantenendo certi criteri.
Marco vuole sperimentare, vuole stupire. E ci riesce.
E riesce a emozionare, a sorprendere.
Già dalla prefazione, già dalle prime parole.


Le Muse, questi esseri così eterei e delicati, che nascono e muoiono in un soffio. Che vivono lo spazio di un capitolo, di un paragrafo, di una poesia.
A ognuna di loro l'autore ha dedicato qualcosa, e in ognuna di queste dediche ho trovato qualcosa che mi ha fatto sorridere, ridere, riflettere.
Alcune poesie sono come delle pennellate su tela, tanto chiaramente riescono a far nascere nella mia mente le immagini che e le situazioni in esse descritte.
Inoltre l'autore si cimenta con ben tre lingue (sì, perché anche il dialetto è una lingua… forse la più difficile!).
Mi piace il modo in cui chi le ha scritte si è servito delle diverse lingue a seconda delle impressioni e delle emozioni che voleva suscitare.

Le poesie contenute in questa raccolta sono tutte diverse tra loro. Ci sono quelle divertenti, quelle impegnate, quelle che descrivono un luogo, una persona, una paura o ancora un sentimento.

Vi consiglio di leggere questo libro se volete scoprire il potere evocativo delle parole e se amate la poesia, con un pizzico di modernità!

Recensione: LA SAGA DEGLI ETRUSCHI di Mariangela Cerrino

Salve a voi visitatori, ben ritrovati nella biblioteca del castello di Tintagel.
Quest'oggi voglio parlarvi di una trilogia che vi farà fare un tuffo nel passato, conducendovi in un mondo di magia, incanti e tradimenti.

Sto parlando della SAGA DEGLI ETRUSCHI della scrittrice italiana Mariangela Cerrino.
Siete pronti ad assistere agli avvenimenti che hanno portato alla fondazione della città di Roma?
Venite con me...

Trama:

(La trama generale e quelle dei singoli romanzi, così come le copertine, sono tratte dal sito web dell'autrice, che potete visitare a questo indirizzo: www.mariangelacerrino.it)

Re e Regine, soldati e schiavi, sacerdoti e profeti, palazzi, villaggi e foreste, oggetti della vita quotidiana, abiti, armi, riti e formule magiche: siamo alla fine del VI secolo a.C. e i signori della penisola italica sono i Rasna, come gli Etruschi designavano se stessi. Roma è poco più di un agglomerato di villaggi di pastori appena oltre il Tibrin, il fiume del confine, e saranno i Rasna a darle il suo primo volto con i tre Re che ancora ricordiamo: Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo.
In tre romanzi il racconto delle loro vite con il respiro della leggenda e del mito, senza mai tradire la verità della storia e dell’archeologia e trasformando una fase cruciale nell'evoluzione della penisola italica in un avvincente affresco narrativo: la fine di un grande popolo e la nascita di una nazione di dominatori senza pietà.

Vediamo ora in dettaglio la trama di ciascuno dei libri che compongono questa trilogia:



I CIELI DIMENTICATI

I rasna vivono in pace e in abbondanza, fieri della protezione del Cielo e felici del tempo fecondo che è stato loro concesso. Ma qualcuno, tra loro, sa che questo non potrà essere eterno. Caitli, la sacerdotessa figlia di Re Tarchon e promessa sposa del principe Larth, ha letto nel fuoco e nell’acqua il futuro del suo popolo, destinato a soccombere allo scontro con la gente barbara di Ruma... Non tutti i Rasna conoscono la profezia, pochi vogliono credere, e Larth non vuole accettare quanto il destino ha disposto per lui, destinandolo ad un trono. Così la sua vita, legata indissolubilmente a quella di Caitli e a quella di Axal, lo straniero dai capelli biondi, sarà una vita di straordinario potere, ma anche di solitaria sofferenza.




LA VIA DEGLI DEI

Il destino dei Rasna si va intrecciando sempre più con quello di Ruma. Dopo la scomparsa di Larth, che aveva conquistato il trono di Ruma col nome di Tarquinio Prisco e che aveva trasformato il villaggio di pastori sui colli in una città sempre più forte e temuta, è il rasna Mastarna a esserne il Re, con il nome di Servio Tullio. Potente, solo come accade di essere a chi tenta di essere giusto e sincero, Mastarna scoprirà che la via tracciata dagli Dei è ardua da percorrere, e incontrerà sulla sua strada Tarxne, il figlio segreto di Larth, suo malgrado artefice e strumento della profezia.




LA PORTA SULLA NOTTE

Costretto ad accogliere la pesante eredità che la profezia gli impone, Tarxne, nel cui sangue scorre il Potere luminoso e allo stesso tempo oscuro di Thesan figlia di Caitli, accetta il trono di Ruma e guida quel popolo non suo verso nuove conquiste. Ruma è ormai diventata Roma e il fiero popolo rasna, nella pagine della storia scritte dai vincitori, perderà persino il proprio nome. L’ultimo atto della saga del popolo etrusco dirada i veli della leggenda e si affaccia sulla Storia narrando le vicende di Tarquinio il Superbo (il rasna Tarxne) e delle figure che in qualche modo gli sono legate (Porsenna, Lucrezia, Muzio Scevola, Clelia tra le altre) senza tuttavia nulla togliere al mistero e al fascino di un periodo in cui le parole del mito sono ancora più forti di quelle della realtà.

Genere: Fantasy storico
Valutazione: *****

Recensione:

Il ciclo è composto da 3 libri, che trattano praticamente la nascita della città di Roma.
L'autrice è appassionata di storia. Per scrivere questi libri ha fatto approfondite ricerche sulla civiltà etrusca (del quale io ammetto che avevo conoscenze scarsissime, prima di iniziare questi romanzi). Il contesto storico è molto verosimile, così come gli usi e i costumi dei vari personaggi.
A dare al tutto un tocco fantasy è il fatto che la magia è presente, e svolge un ruolo importante nella trama. Non si tratta però di incantesimi con bacchette magiche, draghi volanti eccetera... La magia che la Cerrino ci porta a conoscere è quella "pagana" nel senso più tradizionale del termine.
Gli Aruspici (gli indovini di quel tempo) divinano leggendo il futuro nelle interiora degli animali, alcuni personaggi hanno la capacità di comandare le condizioni atmosferiche semplicemente con la loro forza di volontà, o di parlare tra loro attraverso il fuoco... Detto così sembra strano, ma vi assicuro che l'autrice è riuscita a inserire tutto questo in modo molto naturale.
A far da sfondo a tutto poi c'è la questione religiosa e l'amore per la Grande Madre che permeava quasi ogni aspetto della vita dei rasna (gli etruschi chiamavano loro stessi in questo modo).


Insomma, vi consiglio questa saga se avete voglia di affezionarvi a personaggi vissuti circa 2600 anni fa. Se volete "viaggiare nel tempo", sognare attraverso stupende descrizioni e anche saperne di più su un popolo poco noto.
Re e regine, profeti e sacerdotesse, mercanti e soldati si animeranno davanti ai vostri occhi. Intrighi orditi in palazzi sontuosi, amori e tradimenti, odio e vendetta vi emozioneranno.

venerdì 11 ottobre 2013

Recensione: MOONACRE, I SEGRETI DELL'ULTIMA LUNA di Elizabeth Groudge


Un nuovo giorno è sorto, sfiorando le scogliere e il castello con i pallidi raggi del sole nascosti da spesse coltri di nubi e io, Nimue, sono di nuovo qui per percorrere con voi questo viaggio nella letteratura.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo che è forse tra i peggiori da me letti nel corso della mia pluridecennale esperienza di lettrice accanita.
Sto parlando di "Moonacre, i segreti dell'ultima luna" (anche noto con il titolo di "Il cavallino bianco") dell'autrice Elizabeth Groudge.
Ho letto questo libro spinta dalla curiosità e perché l'autrice di Harry Potter - saga che io adoro -, J.K. Rowling, ha dichiarato che quello della Groudge è uno dei suoi libri preferiti e uno dei ricordi più piacevoli della sua infanzia, dichiarando inoltre di averne tratto ispirazione per creare il celebre mondo uscito dalla sua penna.
Forse nutrivo aspettative troppo alte in questo romanzo, ma davvero non mi è piaciuto affatto.



Trama:

Maria Merryweather ha tredici anni quando, rimasta orfana, si trasferisce a Moonacre Manor, ospite di un ricco, eccentrico cugino. L'antica dimora si rivela colma di mistero e di segreti e Maria scopre ben presto di essere predestinata a salvarla dalla scomparsa, riscattando le colpe dei suoi antenati che ne hanno segnato la sorte. Grazie all'aiuto delle magiche creature che da sempre abitano l'incantevole vallata e alla sua determinazione, Maria, ultima Principessa della Luna, riuscirà a salvare Moonacre e a riportarvi la serenità perduta.

Genere: Fantasy
Valutazione: *

Recensione:

Ho trovato questo libro estremamente noioso. I personaggi non hanno spessore. Sono tutti o buoni o cattivi, cattivissimi (e i malvagi vestono, guarda caso, di nero). Ogni cosa è o bianca o nera. La storia è noiosa e il finale, a mio parere, troppo affrettato e zuccheroso, persino per una fiaba. Bisogna ricordare che si tratta di un libro per bambini, di una sorta di favola, ma questo giustifica solo in parte la mancanza di pathos della storia. I continui riferimenti a Dio, al cristianesimo e alla dottrina cattolica poi, lo rendono pesante e moralista. Ci sarebbero stati tutti gli ingredienti per un romanzo fantasy (seppur sempre per bambini) con i fiocchi. Peccato che, secondo me, l'autrice non sia stata capace di svilupparli nel modo migliore.

giovedì 10 ottobre 2013

Recensione: IL CIRCO DELLA NOTTE di Erin Morgenstern

Ed eccoci di nuovo qui, Dame e Cavalieri che vi aggirate per gli scaffali, permettetemi di consigliarvi un libro che vi darà l'impressione di vivere in un sogno... un sogno che vi ammalierà per 460 pagine.
Sto parlando de "IL CIRCO DELLA NOTTE" di Erin Morgenstern


Trama:
Appare così, senza preavviso. La notizia si diffonde in un lampo, e una folla impaziente già si assiepa davanti ai cancelli, sotto l'insegna in bianco e nero che dice: "Le Cirque des Rèves. Apre al crepuscolo, chiude all'aurora". È il circo dei sogni, il luogo dove realtà e illusione si fondono e l'umana fantasia dispiega l'infinito ventaglio delle sue possibilità. Un esercito di appassionati lo insegue dovunque per ammirare le sue straordinarie attrazioni: acrobati volanti, contorsioniste, l'albero dei desideri, il giardino di ghiaccio,.. Ma dietro le quinte di questo spettacolo senza precedenti, due misteriosi rivali ingaggiano la loro partita finale, una magica sfida tra due giovani allievi scelti e addestrati all'unico scopo di dimostrare una volta per tutte l'inferiorità dell'avversario. Contro ogni attesa e contro ogni regola, i due giovani si scoprono attratti l'uno dall'altra: l'amore di Marco e Celia è una corrente elettrica che minaccia di travolgere persino il destino, e di distruggere il delicato equilibrio di forze a cui il circo deve la sua stessa esistenza.

Genere: Fantasy
Valutazione: *****

Recensione:
Un libro che è un grande viaggio onirico.
Un libro che ti rapisce dalla prima all'ultima pagina, intrappolandoti nelle sue frasi e facendoti vivere in prima persona la storia che contiene.
Un libro che ha il profumo dello zucchero filato e il sapore dei popcorn al caramello, l'atmosfera della Londra dell'800 e la crudeltà di una sfida all'ultimo sangue, unita ad un amore proibito e indissolubile.
Un libro di illusioni e sogni, di magia e realtà.
Un libro che vive il tempo di un sogno.
Un mondo bianco, rosso e nero che apre al crepuscolo e chiude all'aurora, ma che rimarrà impresso per sempre nella mente dei lettori che hanno saputo amarlo.

Da leggere mangiando popcorn e bevendo succo di mirtillo, per calarsi meglio nell'atmosfera incantata di questa storia straordinaria.

Recensione: IL SEGRETO DELLA COLOMBA di Manuela Mazzi

Il primo romanzo che estraggo dalla biblioteca e di cui voglio parlarvi oggi si intitola IL SEGRETO DELLA COLOMBA, dell'autrice svizzera Manuela Mazzi.




Trama:

Due svizzeri partono per la Scozia. Il loro compito è ritrovare e portare in salvo una giovane studentessa scomparsa nel nulla. Chris, pilota di elicotteri e Paride, orafo e appassionato mineralista si incontrano grazie a una richiesta d'intervento della polizia giudiziaria ticinese. A loro viene chiesto di unire le forze per ricercare un professore di archeologia disperso tra le rocce di una montagna sul confine italo - elvetico. Il professor Sabatano, però, complicherà suo malgrado la vita dei due nuovi amici, coinvolgendoli in una sorta di caccia al tesoro per salvare sua figlia Prisca, studentessa a Glasgow. Un certo Melchisedek, infatti, l'ha rapita e ora sta ricattando il professore, il quale, dopo aver ricevuto una lettera minacciosa e raccapricciante, chiede aiuto a Chris e Paride, pregandoli di non coinvolgere le autorità. Nel frattempo i rapimenti aumentano... Il pilota e il mineralista avranno solo sette giorni di tempo per riuscire a salvare Prisca. La chiave di tutto potrebbe essere il ritrovamento di una reliquia santa, la cui storia è avvolta da una serie di leggende nordiche e da un fitto mistero legato ai guardiani del segreto della Colomba.

Genere: Giallo-mistery
Valutazione: *****

Recensione:
Fin dalle prime pagine questo romanzo vi rapirà, trascinandovi in un vortice di emozioni e sentimenti.

Una storia travolgente. Una vicenda ricca di colpi di scena, intrighi, tradimenti e vecchie leggende da tempo dimenticate che sembrano prendere improvvisamente vita.
Il pilota di elicotteri Chris e il giovane mineralista Paride si troveranno a dover unire le forze per trarre in salvo il professor Sabatano, smarritosi su una delle montagne del Canton Ticino.
Questo salvataggio, apparentemente identico a molti altri, cambierà la loro vita per sempre e li trascinerà in un complotto internazionale fatto di efferati omicidi, sette segrete, misteri inviolabili e miti le cui origini si perdono nella notte dei tempi.
Chi è Melchisedek? Cos’è la Pietra del Destino? E perché la Scozia e l’Inghilterra se la contendono da tempo immemorabile? Che ruolo ha Israele in tutto questo?
Con una scrittura accattivante e ricca di colpi di scena, Manuela Mazzi vi condurrà alla scoperta di luoghi mozzafiato magistralmente descritti, vi farà rabbrividire, ridere, sperare, viaggiare e anche sognare.
Un giallo-mistery che regge tranquillamente il confronto con quelli scritti da ben più blasonati autori.
Un racconto che, ne sono sicura, vi affascinerà.
Siete pronti a scoprire il Segreto della Colomba?
Se questa recensione vi ha incuriositi, vi invito a visitare il sito web dell'autrice: www.manuelamazzi.ch