sabato 12 ottobre 2013

Recensione: LE CUGINE DI CALLIOPE di Marco Lupi

Salute a voi Dame e Cavalieri, questa sera voglio estrarre dalla biblioteca regale di Tintagel un volume perfetto da leggere nelle lunghe notti autunnali, raccolti attorno al caminetto nella Sala del Trono.
È una raccolta di poesie che fanno ridere, sorridere, riflettere e immaginare.


 "Le cugine di Calliope" di Marco Lupi




Non penso, questa volta, di essere assolutamente in grado di fare una recensione nel senso stretto del termine, perché la poesia mi piace tantissimo come stile letterario, ma non sono affatto capace di scriverla né, tanto meno, di commentarla “tecnicamente”.
Non so parlare di metrica, di strofe, di quartine, di terzine o non so…
Non ne sono all’altezza.
Però posso parlare delle emozioni e delle sensazioni, quelle sì.
Perché non bisogna essere dei geni per emozionarsi con le parole, non bisogna essere bravi a scrivere poesie per capire quando ci si trova davanti a qualcosa di bello.
Sì, perché le poesie di questo volume sono belle.
Sia graficamente che nel contenuto.


Trama:

85 poemi organizzati in un percorso: dalla nascita alla morte. Di chi? Della poesia, forse? L'autore si diverte giocando con gli stili, le correnti, i temi, alla ricerca della sua unicità...

Genere: Poesia
Valutazione: ****


Recensione:

Dalle poesie contenute in questo volume si capisce innanzitutto che l'intento dell'autore è principalmente quello di giocare con le parole.
Sì, giocare. Perché si vede che si diverte a scriverle, che per lui la poesia è una sorta di gioco.
Si nota come lui cerchi in tutti i modi di “rompere gli schemi”, pur mantenendo certi criteri.
Marco vuole sperimentare, vuole stupire. E ci riesce.
E riesce a emozionare, a sorprendere.
Già dalla prefazione, già dalle prime parole.


Le Muse, questi esseri così eterei e delicati, che nascono e muoiono in un soffio. Che vivono lo spazio di un capitolo, di un paragrafo, di una poesia.
A ognuna di loro l'autore ha dedicato qualcosa, e in ognuna di queste dediche ho trovato qualcosa che mi ha fatto sorridere, ridere, riflettere.
Alcune poesie sono come delle pennellate su tela, tanto chiaramente riescono a far nascere nella mia mente le immagini che e le situazioni in esse descritte.
Inoltre l'autore si cimenta con ben tre lingue (sì, perché anche il dialetto è una lingua… forse la più difficile!).
Mi piace il modo in cui chi le ha scritte si è servito delle diverse lingue a seconda delle impressioni e delle emozioni che voleva suscitare.

Le poesie contenute in questa raccolta sono tutte diverse tra loro. Ci sono quelle divertenti, quelle impegnate, quelle che descrivono un luogo, una persona, una paura o ancora un sentimento.

Vi consiglio di leggere questo libro se volete scoprire il potere evocativo delle parole e se amate la poesia, con un pizzico di modernità!

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