È una raccolta di poesie che fanno ridere, sorridere, riflettere e immaginare.
"Le cugine di Calliope" di Marco Lupi
Non
penso, questa volta, di essere assolutamente in grado di fare una
recensione nel senso stretto del termine, perché la poesia mi piace
tantissimo come stile letterario, ma non sono affatto capace di
scriverla né, tanto meno, di commentarla “tecnicamente”.
Non
so parlare di metrica, di strofe, di quartine, di terzine o non so…
Non
ne sono all’altezza.
Però
posso parlare delle emozioni e delle sensazioni, quelle sì.
Perché
non bisogna essere dei geni per emozionarsi con le parole, non
bisogna essere bravi a scrivere poesie per capire quando ci si trova
davanti a qualcosa di bello.
Sì,
perché le poesie di questo volume sono belle.
Sia
graficamente che nel contenuto.
Trama:
85 poemi organizzati in un percorso: dalla nascita alla morte. Di chi? Della poesia, forse? L'autore si diverte giocando con gli stili, le correnti, i temi, alla ricerca della sua unicità...
Genere: Poesia
Valutazione: ****
85 poemi organizzati in un percorso: dalla nascita alla morte. Di chi? Della poesia, forse? L'autore si diverte giocando con gli stili, le correnti, i temi, alla ricerca della sua unicità...
Genere: Poesia
Valutazione: ****
Recensione:
Dalle
poesie contenute in questo volume si capisce innanzitutto che
l'intento dell'autore è principalmente quello di giocare con le
parole.
Sì,
giocare. Perché si vede che si diverte a scriverle, che per lui la
poesia è una sorta di gioco.
Si
nota come lui cerchi in tutti i modi di “rompere gli schemi”, pur
mantenendo certi criteri.
Marco
vuole sperimentare, vuole stupire. E ci riesce.
E
riesce a emozionare, a sorprendere.
Già
dalla prefazione, già dalle prime parole.
Le
Muse, questi esseri così eterei e delicati, che nascono e muoiono in
un soffio. Che vivono lo spazio di un capitolo, di un paragrafo, di
una poesia.
A
ognuna di loro l'autore ha dedicato qualcosa, e in ognuna di queste
dediche ho trovato qualcosa che mi ha fatto sorridere, ridere,
riflettere.
Alcune
poesie sono come delle pennellate su tela, tanto chiaramente riescono
a far nascere nella mia mente le immagini che e le situazioni in esse descritte.
Inoltre
l'autore si cimenta con ben tre lingue (sì, perché anche il
dialetto è una lingua… forse la più difficile!).
Mi
piace il modo in cui chi le ha scritte si è servito delle diverse lingue a seconda
delle impressioni e delle emozioni che voleva suscitare.
Le
poesie contenute in questa raccolta sono tutte diverse tra loro. Ci
sono quelle divertenti, quelle impegnate, quelle che descrivono un
luogo, una persona, una paura o ancora un sentimento.
Nessun commento:
Posta un commento